
Tutto in una notte (o quasi): tra piani, fantasmi e ritorni mistici
In una sola manciata di ore l’Italia (e il mondo) si è risvegliata in preda a un groviglio di eventi così intricati da far impallidire la sceneggiatura di una telenovela post-apocalittica. Proviamo a mettere ordine, se non altro per sport, ché la coerenza oggi è facoltativa.
Israele prepara un piano per Gaza, firmato Netanyahu ma timbrato “si parte dopo la visita di Trump”, come se il Medio Oriente fosse un villaggio vacanze in attesa dell’animazione americana. L’Unione Europea borbotta “non è il momento”, l’ONU suggerisce “due stati, due popoli”, ma pare che nessuno trovi il modo di rispondere alla domanda fondamentale: “quali stati? quali popoli?”. Nel frattempo, la Premier italiana gioca a Nascondino Istituzionale, e vince sempre: non si trova.
Sullo sfondo, la proposta di un referendum sulla cittadinanza, che come tutti i referendum italiani si preannuncia come una grande prova di… astensione. Italiani vivi, votanti forse. Ma solo se non c’è Sanremo in contemporanea.
In Vaticano, conclave in arrivo. L’attesa cresce come l’umidità, i cardinali discutono di tutto tranne che del tema centrale, come nei migliori consigli di condominio. L’obbligo di segretezza è rigoroso: niente spoiler su chi vince, anche se su Twitter si vocifera un outsider gesuita con simpatie per TikTok.
Mattarella, nel frattempo, si concede una visita privata alla tomba di San Francesco, dove – secondo fonti non verificate – avrebbe sussurrato alla lastra marmorea: “Francesco, ma tu come facevi a mantenere la pace coi lupi?”.
Nel mondo reale, invece, il sangue continua a scorrere sul lavoro: operai morti a Vicenza, Napoli e Frosinone. Tragedie che il telegiornale racconta tra la pubblicità del detersivo e l’oroscopo, come se l’Italia fosse diventata la versione industriale di Final Destination.
Nel frattempo, parte lo sciopero delle ferrovie, con fasce di garanzia da interpretare come oracoli. Chi prende il treno oggi ha due possibilità: o arriva puntuale o entra nella leggenda.
A Verona, in un sorprendente colpo di scena giudiziario, il Tribunale stabilisce 100 euro di multa al giorno per chi non paga gli alimenti. Un modo per dire che, in fondo, la legge funziona… almeno finché c’è credito sul bancomat.
Chiudiamo con lo sport, dove tutto diventa più epico: Champions League, San Siro, Inzaghi e il suo piano anti-Yamal, che probabilmente prevede una doppia marcatura e una benedizione papale. Il Milan intanto vince in trasferta, mentre nel tennis si registra il ritorno del “Re Sinneri” (così ribattezzato dal culto laico nazionale). Primo allenamento a Foro Italico, tutto esaurito. Si vocifera che per un posto in tribuna qualcuno abbia venduto un rene e l’abbonamento a Netflix.
Mentre il mondo brucia, l’Italia suona il violino sul ponte mediatico. E la realtà, come sempre, resta a guardare – sbigottita e senza biglietto.