“Meloni confusa sullo Spread: il giorno in cui l’Italia superò la Germania… su Marte”

ROMA – Aula della Camera, atmosfera tesa, i riflettori puntati sulla Premier Giorgia Meloni, che prende la parola con la sicurezza di chi ha appena scoperto che lo spread è sotto i 100 punti base. L’Italia, annuncia con orgoglio, è più sicura della Germania. Il pubblico applaude. I titoli di Stato tedeschi, invece, chiedono un bicchiere d’acqua e un ansiolitico.

“Signori, lo spread è sotto i cento. Questo significa che i nostri BTP sono più affidabili dei Bund tedeschi!” proclama Meloni, tra uno sguardo smarrito dell’Aula e la smorfia impietrita del ministro Giorgetti, il quale, secondo testimoni oculari, ha emesso un sibilo che sembrava dire: “Santa BCE, salvaci tu”.

Il Fantaspread

Per chiarire: lo spread è la differenza tra i rendimenti dei titoli italiani e quelli tedeschi. Meno è alto, meno sembriamo sull’orlo del baratro finanziario. Ma da qui a dire che siamo “più sicuri” della Germania, ce ne passa. Tipo dal Vangelo secondo Mario Draghi a quello secondo Topolino.

Secondo indiscrezioni trapelate da Palazzo Chigi, la Premier avrebbe scoperto l’arcano del fantaspread durante una visione mistica provocata dall’eccessivo uso del Teleprompter. “Era tutto chiaro,” avrebbe dichiarato in privato, “se i nostri interessi sono quasi come quelli tedeschi, allora noi valiamo più della Merkel, di Beethoven e della birra insieme!”

La reazione del governo

Giorgetti, dopo la dichiarazione, ha consultato freneticamente il manuale “Economia per chi ha vinto il liceo classico”, alla voce ‘spread, non spredino da bar’. La sua espressione ricordava quella di un professore di matematica costretto ad assistere a un dibattito tra numerologi e terrapiattisti.

Nel frattempo, Elly Schlein ha preso la parola per ricordare che “la sicurezza economica non si misura con il righello della propaganda”, mentre Giuseppe Conte ha chiesto il minuto di silenzio per il buon senso economico. L’unico a cavalcare l’onda della logica alternativa è stato Salvini, che ha proposto di dichiarare guerra alla Germania “tanto ormai li abbiamo superati, no?”

Conclusione

Dunque, mentre il mondo finanziario osserva perplesso, Meloni riscrive la macroeconomia italiana come se fosse un fantasy di serie B: “Lo spread calò sotto i cento punti, e l’Italia divenne regina dell’affidabilità, cavalcando un BTP dorato sopra le ceneri del Bund sconfitto”.

E mentre i mercati tirano un sospiro (ma più per pena che per fiducia), gli italiani aspettano il prossimo colpo di scena. Magari quando il PIL salirà grazie alle vendite di magliette con su scritto “Italia: più sicura della Germania. Lo ha detto la Premier.”


Prossimo episodio: “Giorgia e il deficit che non c’era – cronache da un universo parallelo”

 

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